Massimo Di Febo mai ha nascosto la sua predilezione per l’estetica intesa come ricerca e rispetto della bellezza che nutra lo spirito. Questa sua adesione ai valori della bellezza e della decorazione intesa nel senso più positivo egli la manifesta in modo particolare nell'esecuzione delle stupende tavole serigrafiche con forte connotazione materica che hanno sempre avuto straordinario successo presso i collezionisti. Anche in questo segmento grafico che gli ha dato notorietà nazionale, il tema preferito e ricorrente è quello femminile, dacché la donna in tutte le epoche e presso tutte le civiltà così come presso tutti i grandi pittori ha impersonato il concetto di bellezza da rendere  artisticamente attraverso l’apologia delle forme anatomiche.

Nelle sue tavole  la donna è colta nello splendore fisico e nella magnificenza del suo lindore psichico. Volti assopiti quasi in un’attesa dell’estasi quelli immortalati nelle  magnifiche serigrafie materiche (tecnica, quella serigrafica, assai congeniale a Di Febo che esegue  personalmente i vari telai), volti che sono lo specchio dell’anima e la manifestazione della visione altamente positiva che egli ha della donna. A questo proposito, le sue iconografie che non esito a definire spiritualizzanti suonano come  netto rifiuto della mercificazione del corpo femminile a cui oggi assistiamo, a causa della quale  questa creatura è privata della sua dignità.

Le serigrafie del maestro abruzzese  offrono forse più dei suoi dipinti una visione ottimistica e quasi paradisiaca della vita, ma non per questo ignara delle problematiche sociali: difatti già nella tematica femminile va rilevata una presa di posizione  a favore delle battaglie femministe  che oggi si concretizzano con le cosiddette pari opportunità circa la sua adesione alla contemporaneità.