ANALISI CRITICHE

"PERSONAGGIO DI GRANDE SENSIBILITA' ED ESPERIENZA TECNICA"

Artista da sempre impegnato nella ricerca iconica con una tematica ricorrente, quella femminile, Massimo Di Febo è personaggio di grande sensibilità, che sa mettere al servizio  della sua ricerca pittorica e grafica (la sua produzione in questo settore fatta di numerose acqueforti e serigrafie materiche) le sue esperienze tecniche maturate in tantissimi anni di febbrile attività.


E c’è da evidenziare il successo di critica e soprattutto di pubblico che arride alla sua arte grazie alla democraticità del messaggio in essa contenuto, poi rivestito di valori estetici e formali. Si diceva della tematica preferita, la donna vista in un alone mitico, quasi arcaico e pertanto sganciata dalla contemporaneità e dalla contingenza che avrebbe comportato il pericolo di un retorico decorativismo o di un decadentismo romantico. Invece in lui nulla di tutto questo: ne fanno testimonianza gli ambienti ove colloca le figure e le scene, ambienti collocati in un’epoca remota con la predilezione per l’aria aperta ove la luce diventa protagonista assoluta e irrefrenabile.


A proposito di luce, c’è da dire che tale elemento spirituale e spiritualizzante serve a rendere quasi angeliche e stilnovistiche le dolci fanciulle adagiate in posizioni di  dolcissima  quiete. Di Febo ha una concezione quasi sacrale della donna e addirittura, nonostante il fruitore sia attratto dall’esteticità delle figure, in lui è sottintesa un’aspra polemica verso la mercificazione del corpo femminile oggi attuata dai mass-media e da mondo pubblicitario. Quasi potremmo dire egli riconduca Eva alla sede primordiale, ovvero l’Eden in cui il creatore l’aveva posta. Forse la motivazione della fortuna che sempre ha avuto la sua pittura va ricercata proprio in questa esigenza di purezza che il pubblico sebbene in modo inconscio avverte nelle intime fibre del proprio spirito.


Allora è proprio il caso di dire che le opere del maestro abruzzese obbediscono a quella funzione catartica dell’arte che molti illustri cultori dell’estetica le hanno attribuito. Non sono rari i casi, come avviene in alcune delle sue opere, nei quali mancando del tutto i riferimenti ambientali, il maestro Di Febo estrinseca il suo apprezzamento per il linguaggio astratto, mostrando così di essere  al passo sul piano linguistico con le alternative artistiche.  


Leo Strozzieri



"GUARDANDO OLTRE"

Una luce chiara senza ombre scure si deposita lenta e quasi accarezza le forme di quelle figure che sembrano ferme tanto è la loro bellezza che quasi invita all’approfondimento dei nostri sguardi pensanti!


Ed è in questo che l’artista commuove noi osservatori attoniti che restiamo immobili ed increduli davanti a tanto eden pittorico!

Noi, tutti noi siamo anime timorose e con la sua arte Di Febo ci stimola il pensiero ed intanto restiamo immobili in attesa di vedere cosa adesso le sue figure, le sue creature le sue armonie colorate faranno quando alzeremo al cielo lo sguardo  e poteremmo dire: ma allora il paradiso esiste!


Osservando la pittura di Massimo Di Febo comincia per tutti noi un tremore misto al tepore che irradia il colore dei suoi dipinti che trasformano in passione tutto l’amore per l’arte, la sua arte che riesce a dare un incerto battito al cuore, quasi avesse paura di far sentire l’emozione che scaturisce osservando i dipinti.

Di Febo ha un’anima nascosta che riesce sempre a nutrire con il suo talento quando modella veste e spoglia le sue figure, i suoi sogni le sue perplessità!


Le nostre tante parole sembrano quasi un’adulazione un osanna per l’artista 

ma credeteci noi rimaniamo emozionati, senza respiri e quiete

sempre dubbiosi di come poterci elevare a quel mondo che la pittura di Di Febo 

ci invita ad esplorare e sempre più guardando il cielo!


Si signori ha un’anima nascosta che senza inchino saluta  e poi va via e noi dovremo seguirla ubbidienti nel volo nostro di anime inquiete.

Dietro la sua scia ricca di forma e di colore resteremo a bocca chiusa e la sua arte un po’ ci nutrirà.


Si signori ha un’anima nascosta che di sicuro ci cingerà il capo per consolarci l’anima di noi poveri diavoli insicuri che non abbiamo saputo mai spiccare il volo per tentare di vivere in quel mondo fantastico che rappresenta la pittura del nostro amato artista!


La donna è li dubbiosa dentro la tela che accompagna con gli occhi i nostri ricordi e le gocce di lacrime scendono insicure davanti a quel panorama di emozioni.

Tutto si adagia piano sul manto purpureo della materia fissata sulle tele che noi ora come mai prima, possiamo vedere sollevarsi leggera ad anticipare l’evento, senza squilli di tromba e senza inutili sfumature di contorno alle immagini.


Ora Di Febo è li che ci aspetta per condurci dove tutto è solo dolce musica.
Ah! L’amore, si l’amore, la fiera condizione che lui ci permette di guardare

per affermare i suoi valori, senza correre il rischio,

di doverne dare conto a quelli che lo negano!


Di Febo sa fare viaggiare l’amore in sintonia con le sue opere perché in esse è incentrata la donna, consapevole di sentirsi prevalente sul resto dei movimenti del cosmo e sulla poesia della natura perché solo lei da a tutti noi risposte immediate.


Amore o non amore, abbiamo la possibilità sia di sceglierlo che di continuare a sbagliare nel navigare l’indifferenza.

Di certo Di Febo l’amore lo cerca sempre e lo raffigura vivo nelle tele non accontentandosi della  normalità di tutti i giorni, non volendosi confondere con la banalità di una semplice appartenenza ad un universo pittorico fatto di tante forme espressive ma noi crediamo che quella di Di Febo riesca ad elevare l’anima!



Ivo Franceschini