ACQUEFORTI - ACQUETINTE ACQUERELLATE

Massimo Di Febo  ha praticato non solo una concezione classica della pittura con l'uso dei pennelli, ma si è voluto anche rivestire dell’antico ruolo dell’incisore, adottando alcune delle più difficili tecniche calcografiche. Sono pochi gli autori capaci di seguire tutte le fasi dell’incisione dal calco del disegno sulla lastra fino alla stampa al torchio, più diffuso è il ricorso a stampatori professionisti, che concretizzano sulla carta l’idea espressa dall’autore sulla matrice.


Di Febo invece è attento conoscitore di tutte le procedure di stampa e ama lavorare al torchio per sentire sotto le dita gli effetti del foglio inciso.

Inizia ad accostarsi all’incisione negli anni ’80, quando, già pittore da una decina d’anni, si rende conto dell’estrema raffinatezza del segno raggiunta dalle acqueforti in particolare. Prende allora a frequentare mostre di nomi autorevoli, quale Renzo Vespignani, e a documentarsi su una materia a lui ancora sconosciuta. In pochi anni passa dalle prime prove d’autore presso stamperie e gallerie che mettono a sua disposizione gli strumenti di cui a bisogno, alla realizzazione di un piccolo torchio personale nel suo studio di Montesilvano.


Da allora quella dell’incisione è una pratica mai abbandonata, che, grazie alla sua larga diffusione e accessibilità, ha fatto la fortuna di Massimo Di Febo, portando il suo nome in tutta Italia e anche all’estero. I riconoscimenti ricevuti da pubblico e critica si sono sommati agli apprezzamenti dei più esperti, spesso increduli che questo autore abruzzese abbia acquisito una conoscenza tecnica eccellente da autodidatta. 

TECNICA

LA SCELTA DEI COLORI


Allorché l'artista, come spesso accade, decide di acquarellare i suoi fogli, abbiamo vere scene bucoliche dal sapore lirico e dalle intese atmosfere primaverili. Questo perché l'artista sceglie sempre colori delicati, tenui stesi sul foglio con eleganza e rapidità quasi a sorvolare le fanciulle raffigurate.

IL TRATTO DELL'ACQUERELLO


WORK IN PROGRESS



MASSIMO DI FEBO

LABYRINTH OF WOMAN